TV fiction e non solo
BEAUTY
AND THE BEAST
di Sherri Cooper, Jennifer Levin
con Kristin Kreuk, Jay Ryan, Max Brown, Austin Basis, Nina Lisandrello, Brian J. White, Sendhil Ramamurthy
USA - 2012 - 22 ep/41'
Remake ...o reboot? chissà... insomma hanno rifatto un telefilm della fine degli anni '80 che era stato geniale perchè l'idea che ci fosse una comunità parallela nel sottosuolo di New York e che ci fosse un mostro dalla faccia di leone nato non si sa come, metteva tutto a metà strada fr la favola e la realtà.
A distanza di 25 anni il mostro c'è ancora ma guarda più ai fumetti che alle antiche fiabe perchè si trasforma come Hulk tutte le volte che qualcosa lo fa incazzare.
Della vecchia serie mantiene l'attrattiva del poliziesco, contaminazione che si era rivelata già allora non solo politically correct ma capace di attirare il bisogno legittimo del pubblico di credere che il ben vince sempre sul male, non solo in termini alti ma anche in quelli più tangibili della giustizia spicciola, quotidiana sul comune delinquente.
All'epoca la "bella" era una avvocato, adesso è una poliziotta.
All'epoca il mostro era sempre mostro, adesso si trasforma con un po' di morphing applicato al sapiente lavoro dei truccatori, come abbiamo visto anni fa nella serie di Buffy.
Non è che sia male ma non è innovativo.
Faccio un esempio restando nel genere fantasy e mi si conceda la trasversalità cinema-televisione che ormai non hanno confini così netti, non in termini produttivi: la storia di Dracula vampiro innamorato di una fanciulla umana l'abbiamo vista in tutte le salse, spesso salse eccellenti (vedi il magnifico Gary Oldmann di F. F. Coppola). Ma Twilight inserisce nella trita e ritrita storia u elemento innovativo (che è il coronamento di tutto l'impossibile delle favole e dell'amore): vissero per sempre felici e contenti perchè Belle finalmente si decide a diventare vampira per amore pur restando una brava persona che non azzannerà mai un umano.
Questa è l'innovazione narrativa degna del reboot, visto che tecnicamente è definito "rilancio di un prodotto, eventuale riscrittura compresa, perchè se ne riconoscono le potenzialità di successo presso il pubblico".
Questo reboot del mostro e la belloccia non è male ma non è innovativo, mentre il telefilm anni '80 col povero Ron Pelmann, sempre condannato a parti di creatura borderline nell'aspetto fisico e non solo (era lui il frate deforme de Il nome della Rosa), lo era, oh se lo era....
fiore di cactus :)
AMCT