TV: fiction e non solo
Belfagor
il fantasma del Louvre
di Claude Barma
con Juliette Gréco, René Dary, Yves Rénier, Christine Delaroche
Francia - 1965 - 5 puntate/58'
E ci siamo, prima o poi doveva accadere, me lo aspettavo da settimane e settimane, forse anche un paio di mesi, da quando ho smesso di accendere la televisione per sopravvenuta noia ai programmi.
E, trattandosi di due mesi, non si può imputare il disinteresse nemmeno alla estiva vacanziera povertà dei palinsesti: a maggio ancora era tutto come al solito. Piatto.
Confesso che avevo sperato nel digitale terrestre ma è stata più o meno la stessa delusione di alice home TV, forse un po' meno deludente: là c'erano film di bassa qualità, qui film visti mille volte, repliche di vecchie fiction, programmi di approfondimento dove tutti strillano o parlano politichese dando per scontata la conoscenza di troppe cose, reality su cui non voglio spendere nemmeno una parola, quiz che intristiscono per il livello raggiunto dagli italiani...
E così era inevitabile guardarsi indietro e considerare la fortuna di aver goduto della vecchia RAI primo e secondo canale, il film del lunedì, il quiz il giovedì e gli sceneggiati la domenica.
E tra gli sceneggiati il mitico Belfagor che ha agitato i sonni di una intera generazione.
Parigi, appena prima del '68. Nel Louvre si aggira uno spettro e la cosa è aggravata dalla morte misteriosa di un guardiano. Uno studente vuole capirci di più e cade nella doppia rete amorosa di una bella e ricca signora e della giovane figlia del commissario che conduce le indagini ufficiali. Intorno al fantasma poco a poco appaiono tutta una serie di personaggi strani e inquietanti, perfino la gemella creduta morta della bella e fragile signora. Finale a sorpresa molto colto che tira in ballo i Rosa Croce.
Sceneggiatura senza la minima sbavatura, bella fotografia, colonna sonora fra mistery e noir francese...
Magnifico magnifico magnifico. Intramontabile.
Da rivedere e rivedere ancora.
fiore di cactus :)
AMCT