film
KING
ARTUR - di
Antoine Fuqua, con Clive Owen, Stephen Dillane, Keira
Knightley - U.S.A., Irlanda 2004 - 140'
Ennesimo film sull'intramontabile re Artù ed ennesimo film sull'onda del ritrovato filone storico-medievale-in costume-eccetera.
Ma nell'ovvietà questo film ha qualcosa di veramente interessante: la storicizzazione.
Re Artù ed i suoi cavalieri essendo una leggenda, non sono facilmente "databili" se non con un generico lontano medioevo che ha a che fare più con Biancaneve che con Carlo Magno.
Invece questa volta si dicono cose, si precisano date e tempi. E viene fuori che Artù e i suoi cavalieri intanto non sono inglesi ma Sarmati (?), e che vestono come antichi romani perchè la vicenda si svolge poco prima la caduta dell'impero, sono "cavalieri" nel senso di appartenenza alla cavalleria dell'esercito romano. sono ufficiali, c'è un console e c'è un vescovo. Siamo, finalmente ci è chiaro, in quel momento confuso dove il cristianesimo è già religione dell'impero (quindi dopo l'editto di Nicea) ma il mondo romano ancora non si è del tutto disgregato per effetto delle invasioni barbariche tanto che in alcune regioni ancora esistono istituzioni romane, anche se ancora soltanto per pochi giorni.
E questo spiega una battuta di Merlino in Excalibur: "i vecchi dei sono morti, c'è adesso un nuovo Dio"
Per il resto, un film "canonico": personaggi ragionevolmente straccioni, qualche buon effetto speciale, sano realismo (niente Graal, niente draghi, niente magie), montaggio veloce, una regina Ginevra guerriera.
AMCT