Uccidi
un'irachena: video scandalo sul web
Una delle strofe recita così: «Ho acchiappato la sorellina piccola e l'ho piazzata davanti a me. Quando i proiettili hanno cominciato a volare il sangue è colato in mezzo ai suoi occhi e ho cominciato a ridere come un pazzo».
«Hadji girl», quattro minuti di rime
razziste cantate da un marine statunitense davanti a un gruppo di
commilitoni che ridono e applaudono, potrebbe avere la forza di annullare i
successi propagandistici riportati dall'amministrazione Usa con la cattura
di al Zarqawi e il viaggio di Bush a Baghdad, e riportare in primo piano i
fantasmi del massacro di Haditha. Ma per Joshua Belile, il cantautore 23enne
di Jacksonville (North Carolina) e membro dello 167esimo squadrone di
elicotteristi d'attacco dei marines la canzone, che sta facendo il giro del
mondo attraverso internet, è solo uno scherzo. Il testo racconta
dell'innamoramento di una ragazza irachena e un marine, con quest'ultimo
che, affrontato armi in pugno dai parenti della giovane, stermina tutta la
famiglia, bambini compresi
Non è ancora chiaro se quello che circola sul web è un video autentico. Di
certo il filmato del soldato americano che intona una canzone sull'uccisione
dei civili iracheni (tra i quali anche bambini) ha provocato scandalo e
polemiche negli Stati Uniti. Tanto che lo stesso corpo dei marines ha
condannato il video dichiarandolo «chiaramente inappropriato». «Stiamo
indagando sulla faccenda - ha affermato un portavoce - Ma non sappiamo
ancora se si tratti davvero di un nostro soldato».
RISATE E APPLAUSI - Le immagini mostrano un ragazzo che, accompagnandosi con
una chitarra, canta un pezzo «ispirato» alle vicende irachene. Le parole
sono però agghiaccianti: si parla dell'uccisione di bambini, di «gioiose»
esecuzioni di civili. E, in sottofondo, si sentono risate e applausi. Il
titolo del video è «Hadji girl». Il termine, in iracheno, indica una persona
che ha compiuto il pellegrinaggio alla Mecca, ma fra le truppe americane è
spesso usato in maniera dispregiativa. Altri passaggi del testo: «Ho
afferrato la sua sorella più piccola e l'ho messa di fronte a me. Le
pallottole fischiavano e il sangue ha cominciato a uscire in mezzo ai suoi
occhi, mi sono messo a ridere come un maniaco. Poi l'ho uccisa».
(Corriere della Sera - 15 giugno 2006)
AMCT